Per chi non è esperto della saga di Harry Potter segnalo che
Nella vita, praticamente tutti incontriamo mollicci e dissennatori: si tratta di identificarli e applicare l’apposita formula magica.
Questa è la premessa o, se preferisci, la teoria. Ma la pratica?
Professori feroci, bulli, genitori anaffettivi, eventi traumatici, dolori, lutti, amici che tradiscono, amori infelici…
Una o più di queste situazioni sono presenti nella vita di ciascuno.
Sono mollicci o dissennatori?
Posso solo esporti il mio parere.
Spesso ci sembrano dissennatori: ci sono eventi che influiscono su tutta la vita, ci cambiano nel profondo, ci tolgono ogni calore e felicità.
Io credo che tutte le esperienze negative siano mollicci. Fanno paura, generano terrore, ma sono mollicci.
Possono essere dissennatori quando accadono, ma possiamo trasformarli in mollicci, e poi neutralizzarli.
Rimangono dissennatori solo “con il nostro aiuto”, e con il nostro aiuto possiamo persino trasformare un molliccio in un dissennatore.
Non basta il dolore, il trauma, per avere un dissennatore: serve molto di più.
In Harry Potter i mollicci sono espressione delle nostre paure, delle sofferenze sperimentate o subite: nascono dall’interno rispecchiando un evento o una persona esterna. I dissennatori, invece, esistono di per sé, sono i guardiani della prigione, e sono alle dipendenze del ministero della magia: sono l’espressione del male del mondo.
Fanno paura, certo, ma non sono le nostre paure interiori. Agiscono eliminando tutto il calore, il bello, il buono, esistente in noi. Ma, per quanto sembri strano, al di fuori del mondo magico il dissennatore ha solo il potere che noi gli concediamo.
Accantonando un attimo le parafrasi, Happy Potter ci racconta che servono due cose per proteggerci davvero: le risate, l’ironia, e i pensieri felici, la memoria delle piccole gioie intense. E questo vale nella vita reale.