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Il mio nuovo mondo utile e flessibile

La presentazione del 3° incontro del percorso Gestire le esperienze difficili - Lugano 11 luglio 2019

Da bambini abbiamo la sensazione che tutto sia possibile. Poi si creano abitudini, convinzioni, modelli mentali, paure di ogni tipo e non solo perdiamo quel senso di libertà, ma finiamo per irrigidire noi stessi e la nostra mappa del mondo, ci mettiamo in una gabbia da cui è difficile uscire, e invecchiamo.

La vecchiaia non è solo uno stato fisico, ma, soprattutto, quello stato mentale di rinuncia che rende la vita piuttosto triste.

Se il mondo va in frantumi, e dobbiamo ricostruirlo, abbiamo molti strumenti per renderlo flessibile e, quindi, molto più utile.
Le tecniche e gli strumenti di questa terza serata sono finalizzati e focalizzati sulla flessibilità, e possono essere utilizzati anche per migliorare noi stessi e imparare qualcosa che ci serve: ad esempio io ho usato alcuni di questi strumenti per migliorare il mio parlare in pubblico.

Qui sotto trovi anche il video di presentazione della serata

Ti interessa? Non ti resta che iscriverti alla serata presso il sito di PNL Evolution!

Se vuoi conoscere il progetto completo, leggere la descrizione dei singoli incontri, o guardare il video di presentazione.
Gestire le esperienze difficili – in collaborazione con PNL Evolution
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La comunicazione non verbale e paraverbale sono in diretto collegamento con il nostro inconscio. Così, conoscere almeno i primi rudimenti di comunicazione non verbale aiuta a conoscere meglio gli altri, interpretare il loro pensiero, comprendere i loro bisogni. Aggiungo, per chi ha già qualche conoscenza di programmazione neurolinguistica, che la postura, i movimenti, il tono di voce, contraddistinguono le tre tipologie: visivo, uditivo e cinestesico. Ciò che, invece, probabilmente tutti sappiamo, ma non ci soffermiamo mai a riflettere in merito, sono i collegamenti tra stato d’animo ed elementi di comunicazione non verbale, e come questi possano davvero aiutarci a vivere meglio. È importante ricordare che esiste un collegamento reciproco tra stato d’animo e non verbale . Mi spiego meglio. Qualunque sia la nostra postura abituale, quando siamo tristi o preoccupati la nostra prima, spesso inconscia, reazione è quella di abbassare le spalle, incassare la testa, abbassare i bordi delle labbra (una sorta di sorriso al contrario). Quando siamo allegri la nostra postura è esattamente l’opposto. E allora? Testa alta, sorriso stampato, spalle bene in fuori: credetemi, non risolve i problemi, ma cambia subito l’umore, e lo spirito con cui affrontare quello che non va. Analogamente: se siamo in uno stato d’animo d’ansia il respiro si fa più corto e affrettato, il tono di voce più acuto e le parole escono molto più in fretta. Uno sforzo volontario per respirare a pieni polmoni, modulare il tono di voce e parlare più lentamente … e l’ansia si attenua. Provare per credere!
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