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Felicità e Neurofisiologia

Portata a termine un’altra serata del percorso Gestire le esperienze difficili

Rimandata più e più volte, il 14 maggio siamo riusciti a svolgere un’altra serata del percorso Gestire le esperienze difficili, quella dedicata alle Nuove scoperte di Neurofisiologia – La felicità come risorsa.

Una serata via web, ovviamente, ed eravamo anche tanti. Mi è mancato il contatto, mi è mancata la possibilità di sentire le persone presenti, di ottenere un feedback immediato, come invece avviene in aula, dagli sguardi e dalle posture dei partecipanti. Ringrazio quindi chi c’era per i commenti scritti nella chat, che mi hanno rassicurato e gratificato.

Abbiamo fatto un excursus su ciò che gli studi di neurofisiologia ci hanno regalato negli ultimo 20-30 anni: la possibilità di comprendere come funzioniamo e, di conseguenza, cosa possiamo attivare e come possiamo accedere alle nostre infinite risorse. La scienza ci studia pezzo per pezzo, ovviamente, per rispettare il necessario rigore dello studio, ma poi è importante essere consapevoli del fatto che siamo un sistema, in cui tutto è collegato, e nei nostri tanti meccanismi e collegamenti possiamo attivare e coltivare la felicità.

Prossima serata: 4 giugno dal titolo Il paziente e l’eroe.

Di cosa parleremo? Ve lo racconto la prossima volta!


Autore: Carla Fiorentini 19 gennaio 2025
La comunicazione non verbale e paraverbale sono in diretto collegamento con il nostro inconscio. Così, conoscere almeno i primi rudimenti di comunicazione non verbale aiuta a conoscere meglio gli altri, interpretare il loro pensiero, comprendere i loro bisogni. Aggiungo, per chi ha già qualche conoscenza di programmazione neurolinguistica, che la postura, i movimenti, il tono di voce, contraddistinguono le tre tipologie: visivo, uditivo e cinestesico. Ciò che, invece, probabilmente tutti sappiamo, ma non ci soffermiamo mai a riflettere in merito, sono i collegamenti tra stato d’animo ed elementi di comunicazione non verbale, e come questi possano davvero aiutarci a vivere meglio. È importante ricordare che esiste un collegamento reciproco tra stato d’animo e non verbale . Mi spiego meglio. Qualunque sia la nostra postura abituale, quando siamo tristi o preoccupati la nostra prima, spesso inconscia, reazione è quella di abbassare le spalle, incassare la testa, abbassare i bordi delle labbra (una sorta di sorriso al contrario). Quando siamo allegri la nostra postura è esattamente l’opposto. E allora? Testa alta, sorriso stampato, spalle bene in fuori: credetemi, non risolve i problemi, ma cambia subito l’umore, e lo spirito con cui affrontare quello che non va. Analogamente: se siamo in uno stato d’animo d’ansia il respiro si fa più corto e affrettato, il tono di voce più acuto e le parole escono molto più in fretta. Uno sforzo volontario per respirare a pieni polmoni, modulare il tono di voce e parlare più lentamente … e l’ansia si attenua. Provare per credere!
Autore: Carla Fiorentini 13 gennaio 2025
A quasi tutti è capitato di dirlo o di sentirselo dire: facciamo qualche riflessione in merito.
Autore: Carla Fiorentini 29 dicembre 2024
Riflessioni e auguri per il nuovo anno
Autore: Carla Fiorentini 29 dicembre 2024
Pronti per il nuovo anno?
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Nella vita capita che ci siano giorni di Natale strani…
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Ho alcune tradizioni: ogni anno, all’arrivo del mio compleanno, mi metto a riflettere… e scrivo.
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Anche quest’anno arriva il Natale, il primo senza Francesco, ma non è tempo di rimpianti o malinconie. È tempo di sogni e speranza, come deve essere il Natale.
Autore: Carla Fiorentini 2 novembre 2024
Non è facile, ma si impara a vivere nell’incertezza.
Autore: Carla Fiorentini 2 novembre 2024
Un patto complesso e composito
Autore: Carla Fiorentini 2 novembre 2024
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