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Cos’è il pensiero sistemico?

Il concetto di “sistemico” viene citato, invocato e avocato sempre più frequentemente. Ma cosa si intende?

Sempre più spesso di parla di pensiero sistemico o interventi sistemici nelle aziende, nella società. La PNL è diventata sistemica, e molte scuole di business o di sociologia parlano apertamente di “sistemico”.

Il concetto è complesso, e d’altra parte il pensiero sistemico viene definito proprio per affrontare la complessità della nostra società attuale, che si manifesta a vari livelli.

Se cercate la voce “pensiero sistemico” su google, trovate centinaia di migliaia di voci, e parlo solo di quelle in italiano! Quindi non mi sforzo di darvi una definizione esatta ed esaustiva, ma solo un concetto comprensibile ed utilizzabile.

La definizione più bella che ho trovato sul pensiero sistemico è una metafora: il pensiero sistemico permette di vedere sia l’albero che la foresta, ed è in grado di operare al meglio su entrambe.

Tutti sappiamo che una foresta è composta, per definizione, di alberi. Eppure in genere se guardiamo l’albero non vediamo la foresta, e viceversa. Chi pensa, ed agisce, in maniera sistemica sa guardare l’albero, ma sa anche spostare il punto di vista per vedere e comprendere la foresta. Se agisce per il bene della foresta, lo fa tenendo conto del singolo albero e se agisce sull’albero lo fa considerando anche il bene della foresta, perché ovviamente l’albero e la foresta sono interdipendenti.

Ovvio? Nella pratica, non tanto.

Il pensiero sistemico viene da tempi lontani: ne parlavano (anche se non in questi termini) i filosofi greci
La sua “riscoperta” ampliata e potenziata da un’infinità di studi, teorie, attivazioni operative, è invece tipico degli ultimi decenni, e le applicazioni (con ottimi risultati) si possono trovare nei settori più disparati: dal benessere individuale alle più evolute teorie di business management.

Per essere più vicini all’area salute posso dire che il pensiero sistemico vede l’individuo come un sistema, la foresta, composto contemporaneamente da singoli organi, gli alberi. È un modo di pensare, ed agire, solo parzialmente affine alla medicina olistica, che tende a guardare e curare solo la foresta 
Autore: Carla Fiorentini 19 gennaio 2025
La comunicazione non verbale e paraverbale sono in diretto collegamento con il nostro inconscio. Così, conoscere almeno i primi rudimenti di comunicazione non verbale aiuta a conoscere meglio gli altri, interpretare il loro pensiero, comprendere i loro bisogni. Aggiungo, per chi ha già qualche conoscenza di programmazione neurolinguistica, che la postura, i movimenti, il tono di voce, contraddistinguono le tre tipologie: visivo, uditivo e cinestesico. Ciò che, invece, probabilmente tutti sappiamo, ma non ci soffermiamo mai a riflettere in merito, sono i collegamenti tra stato d’animo ed elementi di comunicazione non verbale, e come questi possano davvero aiutarci a vivere meglio. È importante ricordare che esiste un collegamento reciproco tra stato d’animo e non verbale . Mi spiego meglio. Qualunque sia la nostra postura abituale, quando siamo tristi o preoccupati la nostra prima, spesso inconscia, reazione è quella di abbassare le spalle, incassare la testa, abbassare i bordi delle labbra (una sorta di sorriso al contrario). Quando siamo allegri la nostra postura è esattamente l’opposto. E allora? Testa alta, sorriso stampato, spalle bene in fuori: credetemi, non risolve i problemi, ma cambia subito l’umore, e lo spirito con cui affrontare quello che non va. Analogamente: se siamo in uno stato d’animo d’ansia il respiro si fa più corto e affrettato, il tono di voce più acuto e le parole escono molto più in fretta. Uno sforzo volontario per respirare a pieni polmoni, modulare il tono di voce e parlare più lentamente … e l’ansia si attenua. Provare per credere!
Autore: Carla Fiorentini 13 gennaio 2025
A quasi tutti è capitato di dirlo o di sentirselo dire: facciamo qualche riflessione in merito.
Autore: Carla Fiorentini 29 dicembre 2024
Riflessioni e auguri per il nuovo anno
Autore: Carla Fiorentini 29 dicembre 2024
Pronti per il nuovo anno?
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Nella vita capita che ci siano giorni di Natale strani…
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Ho alcune tradizioni: ogni anno, all’arrivo del mio compleanno, mi metto a riflettere… e scrivo.
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Anche quest’anno arriva il Natale, il primo senza Francesco, ma non è tempo di rimpianti o malinconie. È tempo di sogni e speranza, come deve essere il Natale.
Autore: Carla Fiorentini 2 novembre 2024
Non è facile, ma si impara a vivere nell’incertezza.
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Un patto complesso e composito
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