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Che emisfero sei?

Daniel Curry – Che emisfero sei? - Ed. Il Punto di incontro 2013

I decenni che stiamo vivendo possono essere anche definiti “gli anni del cervello”: mai come ora sono stati fatti tanti studi, e di conseguenza tante scoperte, sul funzionamento del cervello umano. E mai come ora sono stati scritti tanti libri sull’argomento.
 
Psicologia, psicoanalisi, psiconeuroimmunoendocrinologia, ma anche cervello quantico (ci sono non meno di due libri con lo stesso titolo), cervello e abitudini, minfulness, … si trova davvero di tutto.

Personalmente sono affascinata dall’argomento e in un certo senso mi sento riportata ai miei anni universitari, quindi li compro e li leggo quasi tutti. Molti sono belli, istruttivi, e di molti vi ho parlato e vi parlerò in queste pagine.
Eppure questo libro Che emisfero sei? ha un posto speciale. 
  • È scritto davvero bene, anche con un pizzico di ironia che ne rende la lettura più piacevole.
È ricco di contenuti e anche di esercizi, test, esempi.

È uno di quei libri che si possono leggere tutti d’un fiato, oppure poco a poco, facendo gli esercizi, ed è uno di quei libri che non finiscono quando si termina la lettura, ma rimangono, si continua ad imparare. 
Autore: Carla Fiorentini 23 febbraio 2025
Mi dispiace doverlo ammettere: la gestione delle persone attraverso la paura funziona.
Autore: Carla Fiorentini 23 febbraio 2025
Se pensi di essere troppo piccole per fare la differenza, prova a dormire con una zanzara. Dalai Lama
Autore: Carla Fiorentini 23 febbraio 2025
Uno stile di management che non trovi sui libri
Autore: Carla Fiorentini 10 febbraio 2025
Il 20 Marzo sarà, come ogni anno, la Giornata mondiale della felicità.
Autore: Carla Fiorentini 10 febbraio 2025
Pensi ci siano differenze tra la definizione di guarito e clinicamente guarito ?
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Autore: Carla Fiorentini 2 febbraio 2025
Dedicato a chi si occupa di salute
Autore: Carla Fiorentini 2 febbraio 2025
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Autore: Carla Fiorentini 27 gennaio 2025
Se due individui sono sempre d'accordo su tutto, vi posso assicurare che uno dei due pensa per entrambi. - Sigmund Freud.
Autore: Carla Fiorentini 19 gennaio 2025
La comunicazione non verbale e paraverbale sono in diretto collegamento con il nostro inconscio. Così, conoscere almeno i primi rudimenti di comunicazione non verbale aiuta a conoscere meglio gli altri, interpretare il loro pensiero, comprendere i loro bisogni. Aggiungo, per chi ha già qualche conoscenza di programmazione neurolinguistica, che la postura, i movimenti, il tono di voce, contraddistinguono le tre tipologie: visivo, uditivo e cinestesico. Ciò che, invece, probabilmente tutti sappiamo, ma non ci soffermiamo mai a riflettere in merito, sono i collegamenti tra stato d’animo ed elementi di comunicazione non verbale, e come questi possano davvero aiutarci a vivere meglio. È importante ricordare che esiste un collegamento reciproco tra stato d’animo e non verbale . Mi spiego meglio. Qualunque sia la nostra postura abituale, quando siamo tristi o preoccupati la nostra prima, spesso inconscia, reazione è quella di abbassare le spalle, incassare la testa, abbassare i bordi delle labbra (una sorta di sorriso al contrario). Quando siamo allegri la nostra postura è esattamente l’opposto. E allora? Testa alta, sorriso stampato, spalle bene in fuori: credetemi, non risolve i problemi, ma cambia subito l’umore, e lo spirito con cui affrontare quello che non va. Analogamente: se siamo in uno stato d’animo d’ansia il respiro si fa più corto e affrettato, il tono di voce più acuto e le parole escono molto più in fretta. Uno sforzo volontario per respirare a pieni polmoni, modulare il tono di voce e parlare più lentamente … e l’ansia si attenua. Provare per credere!
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